L’addetto stampa

Posted on 31 ottobre 2011

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Matteo Renzi dice benissimo cose apparentemente bellissime. Se nel Pd ci fosse una mente pensante, Matteo Renzi avrebbe già un ruolo, il suo ruolo, quello in cui è imbattibile: addetto stampa. E invece il Pd, che come si sa è inarrivabile nel farsi del male, considera Matteo Renzi un concorrente (ma stavolta non della Ruota della Fortuna).
Lui ci mette del suo, sa bene di essere un fuoriclasse rispetto alla media (del Pd e della politica in generale). Così superiore che esagera. E’ un Paese in cui non si riesce a fare una sola cosa di buon senso e lui ne propone 100. Una listona della spesa fuori dalla realtà. C’è un punto che fa davvero ridere. E’ il 17 (Matteo Renzi non fa niente per caso): Fuori i partiti dalla Rai. Matteo Renzi non vive in Italia, scrive comunicati da un’altra galassia.
Su 100 proposte, questione di statistica, ce ne sono alcune condivisibili, altre meno, varie vaccate, qualche passaggio misterioso, troppe cose evitate. Che mondo è quello ipotizzato dal centone? In che contesto si colloca? Che cosa si pensa della Tav, della scuola, della politica estera, della sicurezza, dell’evasione fiscale, della puntata di Report sulla finanza, del gol di Matri che ha spezzato le reni alla Viola? Che cosa pretendere, del resto, da un addetto stampa se non un esercizio letterario?

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