
Quando lunedì Beppe Grillo, grandioso trascinatore di folle ma improbabile gestore della cosa pubblica, sfonderà agevolmente quota 20, e mi tengo basso, e invaderà il Parlamento, nessuno osi lamentarsi all’interno della Casta.
Non ho mai scritto l’annunciato Post sui grillini di destra perché ho preso atto che non è così. I grillini sono ovunque: populisti e ambientalisti, decisi e indecisi.
Non si lamenti, la Casta, perché se la merita un’invasione indignata e inconcludente – che cosa mai potranno realizzare i grillini senza Master? –. Casta costretta a ripreparare le valigie, stavolta direzione ritorno verso casa-per-sempre, in attesa che, tra sei mesi, il rottamatore completi il suo naturale percorso di leader.
Il boom di Grillo, mancano cinque giorni, sarà l’ultimo gong per Bersani e Berlusconi, Monti e Casini e Fini. Poi l’arbitro inizierà a contare: 10, 9, 8, 7…
Anonimo
20 febbraio 2013
fino a qui ci arrivavo anch’io…Gabbianone da te ci aspettiamo di più!
ilgabbianone
20 febbraio 2013
Lo so, ma mi sono adeguato alla giornata. Franceschini (Dario), un misto tra Pirlo e Giannino, ha chiesto il voto dei grillini davanti a soli dirigenti Pd e spaccando le palle a chi beveva il caffè al Contarena. Impossibile dare di più.
il doc
20 febbraio 2013
Dal gabbianone non ricevo mai meno di quanto mi aspetto… 😉
… però il paragone con Franceschini è offensivo tanto per Pirlo che per Giannino; forse volevi scrivere “un misto tra un pirla e Giannini (Giuseppe, er principe der Tufello)”